L' area vulcanica flegrea di età quaternaria (da 2,5 milioni di anni fa ad oggi) si trova al centro del craben (caldera). Le prime eruzioni avvenute in questa area risalgono alla fine del pliocene e al principio del pleistocene e possono essere distinte in tre periodi che si caratterizzano a secondo della tipo di materiale eruttato.
Il primo periodo, durato centinaia di anni, risale a 35.000 anni fa con effetti distruttivi per tutte le forme di vita e con Ia formazione di banchi di piperno e tufo grigio.
Nel secondo periodo di 11.000 anni fa si forma il tufo giallo di cui risultano costituiti i promontori di Miseno e le colline di Posillipo a Napoli.
Net terzo periodo l'attività vulcanica fu di minore intensità. Nel 1500 d.C. si è verificato un forte innalzamento del suolo (bradisismo).
Fra il secondo e il terzo periodo si originarono gli ultimi crateri tra cui l'ultimo Monte Nuovo che si formò nel corso di una sola notte nel settembre del 1538, nella parte occidentale dei Campi Flegrei e preceduto da deformazione del suolo e attività sismica molto intensa, avvertita fino a Napoli.
Tra le eruzioni dei Campi Flegrei qüesto evento rappresenta uno del meno intensi, infatti i prodotti dell'eruzione, durata in tutto una settimana rappresentano una distribuzione areale motto limitata che non oltrepassa 1 km dal centro di emissione.
Segni persistenti della natura vulcanica di questi luoghi, in aggiunta at bradisismo, sono le fonti termali, limitate ad un numero ridotto rispetto a quello dei tempi dei Greci e dei Romani, e la presenza di un vulcano in state di quiescenza, la Solfatara, nota oggi per le sue fumarole, vapori sulfurei ad alta temperatura.
I Campi Flegrei, occupano la parte sud-occidentale della piana campana, presentano una morfologia motto articolata che è dovuta alla sovrapposizione dei depositi di numerosi centri eruttivi e di collassi "calderici", che si sono verificati negli ultimi 50.000 anni.
All''interno dell'area calderica più recente si è sviluppata un'intensa attività vulcanica che ha prodotto numerosi coni di tufo ed alcuni duomi lavici.
Le eruzioni note sono circa 30, l'attività si e particolarmente concentrata in due periodi, compresi tra 10.500 e 8.000 anni e tra 6.000 e 3.500 anni dal presente.
In questo periodo si ebbe anche Ia formazione di vulcani nel golfo di Pozzuoli (Banco di Nisida).
Negli ultimi 12.000. anni la parte centrale della Caldera, prodotta dall'eruzione del Tufo Giallo napoletano, oltre che da una intensa attività vulcanica, è stata anche caratterizzata da un intenso sollevamento del suolo che ha determinata la formazione del terrazzo marino de "La Starza", nella parte centrale di Pozzuoli.