“Dedalo, com’è fama, fuggendo il regno minoico, con rapide penne osò affidarsi al cielo, navigò per l’insolito cammino fino alle gelide Orse, e infine si posò leggero sulla vetta calcidica…”
Virgilio, Eneide

Una leggenda narra che Dedalo, fuggito in volo da Creta, si sarebbe posato sulla sommità della città di Cuma e dopo aver consacrato le ali da lui inventate ad Apollo, il dio del sole, avrebbe fondato in suo onore un immenso tempio.
Dedalo, divina scintilla della creatività umana, demiurgo della materia, è quella forza inarrestabile, padrona delle technai, che giorno dopo giorno allarga i confini della conoscenza. È l’homo faber, perennemente in bilico tra quotidianità e la voglia d’innalzarsi in volo.

 

Tratto da: “campi flegrei – viaggio lento alle radici della storia tra paesaggi, arte, sapori e tradizioni”, Guida ufficiale del Parco Regionale dei Campi Flegrei
Sezione: Sulle ali di Dedalo – La grande avventura dell’ingegno umano