“Ma che ora è simile alle sacre acque di Baia, quando la terra si schiude nella primavera purpurea…”
Tibullo, Elegiae
Lentamente, nel corso dei secoli, il bradisismo ha fatto sprofondare gran parte delle testimonianze antiche, quasi a volere stringere ancor di più il legame tra i Campi Flegrei e l’Acqua, suo elemento generatore.
A pochi metri sotto il livello del mare, lungo le sponde dei laghi Lucrino, Averno, Miseno e Fusaro, affiorano i resti d’imponenti mura, e dove prima i ricchi romani erano i signori, i polpi e le murene sono oggi i sovrani.